In una lettera a Milena Jesenskà, la scrittrice boema che ha tradotto i suoi primi racconti, Kafka confessa:
«E tuttavia io non amo te, ma qualcosa di più, la mia esistenza donatami da te».[1]
È un passaggio che si ritrova puntualmente nella scrittura di Rainer Maria Rilke, il grande poeta nato anch’egli a Praga nel dicembre 1875, tra i primi estimatori di Kafka.
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